Ormai quasi tutte le frontiere del rock sono state esplorate. Qualcosa di nuovo è da inventare ... o da rispolverare. Molte volte assistiamo a petetiche emulazioni di gruppi già affermati, che cercano di cavalcare l'onda creata da qualcun altro. Molti ci cascano, alcuni no.
Il rock è morto?No, ma sta molto male. Pochi irriducibili cercano, senza neanche troppe pretese, di iniettare quell'energia vitale che lo faccia vivere meglio, o almeno di farlo sopravvivere.
In bilico tra vecchio e nuovo. Questi sono i Black Keys, un duo tutto americano, forse gli ultimi blues-rocker, quelli veri. Perchè il blues, anche se contaminato, è una cosa da pochi o da privilegiati.
E loro forse lo sono, con quelle facce un pò da intellettuali, On the road sempre e comunque. Come una volta.
Sembra quasi che abbiano una missione, abbiamo qualcosa da dirci, ma non cosi, direttamente. Troppo facile. Dobbiamo capirlo, arrivarci da soli. Beh con me ci sono riusciti, ora tocca a voi.
domenica 22 febbraio 2009
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